Lo Stemma gentilizio di Casa Matteotti a Comasine

Lo stemma affrescato sulla facciata della Casa Matteotti-Meneghetti di Comasine è corrispondente a quello raffigurato qui a lato e descritto nella lettera d'attestazione del curato Giovanni Andreis qui di seguito riportata:

Pregiatissimi Signori Pietro ed Antonio
Comasine li 14 Aprile 1845.

Ho l'onore di notificarle che il qui inchiuso stemma della famiglia Matteotti rilevato dal perito giurato Domenico Gionta è veramente quello della famiglia Matteotti come esso appare appunto sulla facciata esterna della medesima Casa Matteotti situata al civico 26.
In esso stemma vi sono tutte le proporzioni e caratteri costituenti il voluto disegno; io stesso mi trovava presente quando se ne faceva il rilievo; anzi per assicurazione della verità appongo qui sotto il mio suggello canonicale ed imprimolo pure in fondo al rilevato stemma. [...]
Umilissimo e devotissimo servitore
D.Andreis Giovanni - Curato provisore.

Lo studioso trentino Luciano Borrelli, che cordialmente ringrazio, propone la seguente descrizione araldica dello stemma:

Partito: nel I° fasciato d'argento e d’oro di 7 pezzi; nel II°controfasciato d’oro e d’argento; a 3 cuori di rosso fiammeggianti posti in palo sulla partizione in corrispondenza della I, III e V crociera.

La fotografia più antica dello stesso è quella fatta da Matteo Matteotti (fratello maggiore di Giacomo) nel 1908 ove si vede tutta la facciata della casa con l’Affresco della Madonna con le Anime purganti, lo Stemma, il Curato di Comasine don Giulio Daz (col cane Falco) e il Capocomune Antonio Bordati (vedi dettagli nella galleria fotografica sottostante).
Sulla finestra, con due sorelle del curato c’è Maria Matilde Gionta, seconda cugina di Matteo.

A sinistra del cartiglio dell’affresco si può leggere: Mateo Mateoti F(ece) F(are) 1763 (si tratta del bisnonno del bisnonno di Matteo e Giacomo).

Una notizia interessantissima riguardante lo Stemma Matteotti mi è giunta recentemente (novembre 2013) dal signor Guerrieri di Sassuolo (Mo) e cioè la fotografia di uno stemma risalente al 1839 posto sulla lapide di Francesco Matteotti, nato nel 1766 e morto a Sassuolo nel 1839. Data l’antichità e la provenienza, corrisponde allo stemma di famiglia completo.

Lo stemma affrescato su casa Matteotti a Comasine, fatto eseguire da Matteo nel 1763, oggi molto deteriorato, è identico a quello scolpito sulla lastra sepolcrale di Francesco morto a Sassuolo l’11.11.1839.

Anche ulteriori mie ricerche collegano questa
 grande famiglia Matteotti di Sassuolo (facoltosi commercianti di ferramenta) a Comasine e alla famiglia Matteotti di Fratta Polesine.

Evidentemente “il ferro” è un filo conduttore dei Matteotti: ebbero una concessione del Principe Vescovo per estrarre ferro sulla montagna di Comasine, furono imparentati con la famiglia Ferrari che per alcuni decenni nel 1800 ha gestito l’Altoforno di Novàle, ebbero licenza di commercio a Rovigo, Arquà, Fratta, Sassuolo e Modena.