Adina e Severino, i miei nonni materni della Val di Rabbi

Dallavalle Adina (1879-1946)Dal "Libretto di servizio" rilasciato in conformità del "Regolamento per la gente di servizio del 22 Gennajo 1879 valevole per la Contea principesca del Tirolo", riporto due dei tanti "attestati di servizio" rilasciati ad Adina Dallavalle (1879 - 1946) - mia nonna - che lavorò a lungo come domestica e cameriera in casa di famiglie benestanti.

«Nel tempo che fu a nostro servizio non abbiamo da farle alcuna osservazione in alcun Zappini Severino (1881-1967)punto, per cui non possiamo altro che raccomandarla caldamente tanto per la bontà, per l'ubbidienza, per il contegno, come nel disimpegno dei propri doveri.
F.lli Marchesoni - Mori - 1898/1899»


«Buona, onesta, fedele e molto laboriosa, non posso che raccomandarla caldamente. Lascia il mio servizio causa la mia partenza. Anna ved. Prof Pernecher - Rovereto 1903.»

Adina, nel 1891 viene iscritta sul passaporto per l'Austria e la Germania intestato a sua mamma Illuminata. Tale passaporto, valevole anni tre, viene rilasciato Im Namen Seiner Majestät Franz Joseph I., Imperatore d'Austria, Re di Boemia e Re Apostolico d'Ungheria, dall'I.R.Capitano Distrettuale di Cles il 29 maggio 1891.

Ma leggiamo come Adina sintetizza la sua vita:
«Ai 19 marzo 1891 ebbi la prima Comunione; una bella festa. In quella mattina c'era più di un metro di neve. Ai 18 giugno del 1891 sono partita da Pracorno, paese nativo, con mia mamma e tre fratelli (Dario 10 a. - Laura 4 a. e Ciro 1 anno) per andare in Baviera dove ci aspettava il papà (Valentino). Siamo arrivati felicemente a Weilbach Oberfranken. Là siamo andati alle scuole tedesche. Dopo due anni siamo partiti per Aichach [1] per sei mesi e a Ergolsbag per 5 mesi. Partiti per il Tirol, nella città di Lienz per 10 mesi. Il lavoro di papà comportava così, come segantino. Poi in Carinzia a Oberfelach dove nel 1895 è nato mio fratello Valentino e io ero andata la prima volta in servizio a Mildorf che mi trovava bene. Dopo due anni, partiti di nuovo per la Stiria nella città di Knittenfeld ed io andai in servizio a Judenburg per 6 mesi e poi 9 mesi a St.Lorenzen dal sig. Prevedel.
Per mezzo di un telegramma che mamma stava male, ritornai a casa e otto giorni dopo morì da doglie d'anni 41. Lascia il marito e 5 figli e io la più vecchia aveva 18 anni. Morì a Sachendorf, sepolta a Knittenfeld il 15 novembre 1897.»

Sappiamo anche da Valentino, che altri due figli, Serafino e Alinda erano morti verso gli otto/nove mesi. Cè pure un'annotazione che ci dice che Valentino jr. è stato iscritto nel libro battesimale in Oberwellach - Carinzia.

Da un pezzetto di carta con scritto "ultima lettera di mia mamma - 1897 «...per piccolezze non stai a badare, sìi sola dabbena e ciò mi basta. Ricevi un bacio da tua amorosa Madre. Addio.»

«Dopo la morte di mia mamma - è sempre Adina che scrive - sono ritornata in patria con i miei fratelli che rimasero a Pracorno per 7 mesi. In questo tempo fui malata presso la mia zia Laura. Lasciai a mia zia i miei fratelli per andare in servizio a Mori da buoni signori per 15 mesi. Di nuovo presi i miei fratelli per condurli dal papà in Baviera ad Almanstein.»

«Dopo sei mesi, con l'aiuto di un buon prete, ho collocato mia sorella Laurina in un convento a Ursberg in Svaben, 5 giorni di viaggio andata e ritorno. Lasciata col cuore addolorato, ma lei era contenta.» - Siamo nel maggio 1900, Laura ha compiuto 13 anni, c'è una foto/cartolina del convento.

«Dopo il mio ritorno partìi con mio papà e fratello per andare in Bosnia. Dopo due giorni di viaggio siamo arrivati a Agram, capitale della Crovazia (Zagabria). Il papà e fratello sono partiti per la Bosnia per cercare lavoro e io a Agram ad aspettare il loro ritorno. Dopo 3 giorni ho pensato di ritornare in patria. Il viaggio fu lungo, ma con la protezione della Madonna fu felice. Ai 15 di agosto partita col papà per Almanstein e arrivata sola a Pracorno l'8 settembre.
Passai tre mesi dalla mia buona zia a Denno. In questo tempo mi trovai servizio a Riva, poi a Rovereto per 32 mesi, 9 mesi a Bruneck, 3 mesi la stagione a Rabbi, 15 mesi a Mezzolombardo e di nuovo a Rabbi. Un inverno presso mia zia a Croviana che morì in questo tempo. Passai l'estate a Malosco poi andai a Zurigo in servizio, ma per la grande nostalgia, dovei partire e mi portai a Innsbruck per 2 anni. Poi a Rabbi, Mezzolombardo, un anno a Cles...

Dopo tutti questi giri che sono stati di belli, di brutti e anche di dolorosi, per fare una spiegazione ci vorrebbe un libro, si potrebbe fare un romanzo.

L'anno 1909 ai 9 di gennaio fatto matrimonio con Severino. Ci siamo sposati nella Parrocchia di Cles. Il 4 ottobre 1909 è nata Antonietta (mia madre) e il 4 ottobre 1917 Guerrino. Fino ad oggi non posso lamentarmi né per il marito né per i figli. Con l'aiuto di Dio voglio sperare per l'avvenire. Adina. 4 luglio 1932.»

Di mio nonno Severino Zappini (1881 - 1967) non ho scritti ma qualche fotografia e parecchi ricordi personali. Severino, classe 1881, tenente e poi capitano nella Iª compagnia di Rabbi degli Standschützen-Baons Malè III, venne decorato nel settembre 1916 della croce d'oro al merito "das Goldene Verdienstkreuz am Bande der Tapferkeitsmedaille".

Quando veniva qualche volta a Comasine a trovare mia mamma, veniva a piedi da Rabbi attraverso il Passo Cercen. Era un esperto cacciatore ed era orgoglioso di mostrarci i suoi fucili da caccia. Noi nipoti di Comasine non eravamo per nulla interessati alla caccia al contrario dei nipoti di Rabbi. Anche il nonno Severino era un esperto falegname e mobiliere.

[1]  I nomi di località sono spesso di difficile lettura. A volte sembrano scritti come venivano pronunciati.