Il cognome e le Famiglie Sonna di Comasine

Verso la metà del 1800, il cognome SONNA era il più diffuso fra gli abitanti di Comasine che allora era un piccolo Comune autonomo nel Tirolo di lingua italiana dell'Impero Austro-Ungarico.

Attualmente, noi Sonna siamo tutti (o quasi) emigrati altrove (in vari paesi della Valle, in Trentino o in Alto-Adige, Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Stati Uniti, ecc.).

Il cognome è antico, più volte si trova negli atti di battesimo che, nella seconda metà del 1500, si celebravano solo a Celledizzo. La forma attuale - Sonna - in paese si pronuncia come "casona", "Sona". Nei secoli passati, la forma scritta veniva anche alternata con Sona, Zona, Suona, perché chi scriveva i documenti cercava di adattarla alla pronuncia o anche di renderla più accettabile linguisticamente.

Difficile risalire alle origini del cognome, ma alcune mie recenti ricerche che ritengo abbiano un fondamento valido non solo come ipotesi, ma anche una certa consistenza storica, mi portano al lavoro delle miniere del ferro e precisamente al secolo XIV.

A pagina 5 del Libro "Comàsine in Val di Peio" di mio padre Remo Sonna, una nota riporta una pergamena del 1° febbraio 1380 ove si dice che i nobili Federico e Alessandro di sant’Ippolito di Mechel (vicino a Cles) hanno acquisito il diritto a “cavar ferro” da una “ferriera o bocca del ferro” sulla montagna di Comasine in località Pravedro (località tuttora esistente). Località confinante con le miniere dei nobili di Castel Cles.

In quegli anni a Mechel esistevano come “nobili rurali” due fratelli Sonna. Ragionevolmente si può pensare che a Comasine a “cavar ferro” non andarono i nobili Sant’Ippolito, ma potrebbero benissimo aver inviato come loro rappresentanti delle persone fidate e di rango elevato: i Sonna, nobili rurali.

A Mechel esistono ancora alcuni segni che ricordano questi Sonna (o Sona, o de Sonis, Sone…, dal XVII secolo anche a Cles nei registri è sempre Sonna). La famiglia Sonna di Mechel si estinse nel 1798 ( da "Mechel: storia e cronaca da anonimi di fine anni 1920").

La grande Famiglia Sonna andò "differenziandosi" in quattro Famiglie che, con la recente scomparsa della "Teresina" (Vecétti) si sono ridotte a tre: Mòri, Flèssi e Valàdi (Dotôri). Io appartengo a quest'ultima. Le famiglie dei Mòri e dei Valàdi si sono "differenziate" verso la prima metà del 1800 e quella dei Flèssi qualche decina di anni prima. Ancora prima quella dei Vecétti.

La mia casa a Comasine è quella storica, una volta denominata Casa dei Meneghetti-Matteotti, abitata dagli avi di Giacomo Matteotti. Nelle pagine del sito dedicate alla Famiglia Matteotti si trovano interessanti informazioni ed approfondimenti sui collegamenti esistenti fra questa famiglia e il paese di Comasine.